Ti capita spesso di confrontarti con le altre persone e di sentirti “meno” di loro? Meno bello, meno intelligente, meno simpatico… Oppure di guardarti allo specchio e di non piacerti affatto o molto poco? E magari qualche volta di sentirti inadeguato? Se ti capita di fare questi pensieri, devi sapere che molto probabilmente hai bisogno di migliorare la tua autostima.
L’autostima è l’insieme dei giudizi e delle valutazioni che facciamo di noi stessi, il grado di apprezzamento e di valore con il quale ci auto-etichettiamo. Si tratta di una sorta di lente, che può deformare la visione di sé.
L’autostima è importante perché quel che sentiamo di essere influisce in tutte le nostre decisioni e scelte più significative, influenzando anche tutte le relazioni che intessiamo con gli altri.
“L’uomo che non dà valore a se stesso, non può apprezzare il valore delle cose o degli altri.”
Ayn Rand
La differenza tra il sé reale e il sé ideale
L’autostima nasce dalla differenza tra quello che sentiamo di essere e quello che vorremmo essere, ovvero tra il sé reale e il sé ideale. Avere un obiettivo, uno stimolo costante, può essere molto utile. Tuttavia, maggiore è la discrepanza tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, minore sarà la stima per se stessi. Prova a pensarci. Come ti valuti? Pensi di essere timido ma vorresti essere estroverso? Pensi di essere gracile ma vorresti essere prestante? Al contrario, un’alta autostima è il risultato di una differenza poco marcata tra il sé reale e il sé ideale.
Tuttavia, ciò non è tutto. C’è anche un’altra importante componente che bisogna tenere in considerazione. L’autostima infatti non si modella solo in base a fattori interiori individuali, ma è anche influenzata dai confronti più o meno consapevoli che ognuno di noi fa con l’ambiente in cui vive. Infatti, i giudizi che ognuno ha di sé non nascono solo da un’attività di auto-osservazione, ma anche a partire dalle opinioni di altri per noi significativi o da un confronto che noi stessi operiamo con chi ci circonda.
Come riconoscere se hai un’alta autostima?
Le persone con un alto livello di autostima sono consapevoli sia dei propri pregi che dei propri difetti, apprezzando i primi e impegnandosi per migliorare i secondi. Esse hanno fiducia in loro stesse, si sentono a loro agio in mezzo agli altri e dimostrano perseveranza verso gli obiettivi. Inoltre, avere una buona autostima rende persino più felici: a dimostrarlo una ricerca dell’Università della California (Lyubomirsky, DiMatteo et al.) che attraverso un campione di 621 pensionati tra i 51 e 95 anni ha indagato il legame tra autostima e felicità. Quel che è emerso è che coloro che erano più felici tendevano a sentirsi bene con loro stessi, mentre chi non aveva una buona autostima era generalmente più infelice.
Come riconoscere se hai una bassa autostima?
Le persone con un basso livello di autostima tendono ad essere molto insicure, indecise e severe con loro stesse, si preoccupano eccessivamente per le opinioni altrui e sono poco assertive, dato che spesso faticano a dire “no” e a esprimere i propri bisogni. Esse manifestano comportamenti di evitamento a causa della paura di fallire o commettere errori, essendo però poi spesso soggette a rimpianti e sensi di colpa per le occasioni perse. Inoltre, mentre in alcuni casi vi è una tendenza ad idealizzare gli altri, in altri si verifica la tendenza opposta a maltrattarli.
5 consigli per migliorare la tua autostima
L’autostima non è immutabile, ma può cambiare. È infatti possibile sfruttare alcune strategie cognitive per iniziare sin da ora ad aumentarla. Ecco quindi cinque consigli per migliorare tua autostima:
- Concentrati meno su quello che non hai e più su quello che hai. Sposta l’attenzione da ciò che ti manca ai tuoi punti di forza, valorizzandoli. Come fare? Osservati in modo globale e presta attenzione a ciò che ti piace, sia una parte del tuo corpo o un aspetto del tuo carattere. Impara poi a mettere il focus su ciò che hai trovato, affinché sia più visibile a tutti. Hai dei begli occhi? Impara a farti un trucco che li valorizzi. Hai un busto tonico e prestante? Indossa magliette che possano metterlo in luce. Sei abile nella scrittura? Apri un blog tutto tuo. Scoprirai così che i tuoi punti di forza hanno molto più valore delle tue debolezze.
- Fai attenzione alle profezie che si auto-avverano e agli auto-sabotaggi. Spesso, infatti, la maggior parte dei danni all’autostima sono auto-inflitti. Se ad esempio dopo un fallimento ti focalizzi sulle tue mancanze, ciò aumenterà il tuo senso di inadeguatezza, portandoti a fallire con più probabilità. Si tratta, appunto, di una profezia che si auto-avvera. Chi è convinto che ad un incontro farà una figura pessima, lo affronterà con uno spirito remissivo e un umore pessimo, creando tutte le condizioni affinché succeda davvero qualche cosa che lo metta in imbarazzo. Ciò significa che noi subiamo la realtà che creiamo. Quindi cosa fare? Dato che non possiamo sottrarci a questo processo, possiamo però provare a ribaltarlo applicando un pensiero funzionale. Affrontare la vita con il giusto atteggiamento mentale, comportandoti di conseguenza, può davvero fare la differenza.
- Seleziona chi ha il permesso di giudicarti. Esiste una famosa citazione di William Gibson che recita: “Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere circondato da stronzi”. Considera che qualsiasi cosa farai, verrai giudicato. Tutti giudicano. E dato che la tua autostima risente dell’immagine che gli altri ti restituiscono di te, evita di circondarti di persone che con parole gratuite e cattive tendono a schiacciarti. Chi ti giudica, critica e riferisce informazioni sempre negative, non fa il tuo bene. Frequenta quindi chi ti riserva parole gentili e critiche costruttive, allontanando chi è per te tossico. Se non puoi farne a meno, impara a farti scivolare addosso quel che ti viene detto, comprendendo che è l’altro ad esser giudicante, negativo e critico, e non tu ad esser sbagliato.
- Utilizza la tua voce interiore in modo positivo e comprensivo. Il modo in cui comunichiamo con noi stessi è un fattore chiave per migliorare l’autostima. Se il nostro dialogo interiore si fonda su continue critiche negative, autocensure o punizioni, l’autostima sarà una delle prime a pagarne le conseguenze. Al contrario, se noi per primi inviamo dei messaggi positivi alla nostra mente, è molto probabile che le autopercezioni possano migliorare. Prendi quindi l’abitudine a rivolgerti parole positive e gentili e ad essere paziente con te stesso.
- Attribuisciti i meriti dei tuoi successi. Il modo in cui distribuisci le cause dei tuoi successi e dei tuoi fallimenti è un fattore importante nella costruzione dell’autostima. Spesso chi ha una bassa stima di sé tende ad attribuire un buon risultato alla fortuna, invece che al proprio impegno o alla propria tenacia. Il locus of control risulta così esterno alla persona. Per invertire questo processo, è bene spostare le cause all’interno di sé, attribuendosi il merito dei propri traguardi.
Concludendo, possiamo dire che l’autostima è come un fiore che va innaffiato e curato ogni giorno. Siamo costantemente bersagliati di messaggi negativi: almeno noi, con noi stessi, dobbiamo imparare a essere più gentili e generosi.
Fonti